MONDIALE PER CLUB | La Juve parte alla grande

Va bene l'avversario di gran lunga inferiore, va bene l'ambiguità di una manifestazione a metà tra il calcio d'estate e una competizione di primissimo livello, fatto sta che la Juventus ha vinto e convinto con personalità e sprazzi di buon calcio. Netto e rotondo il successo per 5-0 nell'esordio mondiale contro gli arabi dell'Al Ain.

RITMO PERFETTO Il solco tra le due squadre scavato con rintocchi da insindacabile orologio svizzero. Tre botte micidiali separate da dieci minuti di distanza ciascuna, che hanno di fatto chiuso la pratica con estrema rapidità. Al 10' apre le danze Kolo Muani svettando alto di testa a conclusione di una manovra juventina ragionata e avvolgente. Al 20' è la volta del ragazzo tutto velocità e forza Conceicao, che ha la meglio nell'area piccola, tenendo palla facendo leva sulle gambe e mettendo in porta da pochi passi. Eccoci così al 30' con il talento sconfinato di Yildiz, capace di tirare da fuori area inventandosi una perla all'angolino basso con palo e gol di rara precisione e potenza. L'orologio non rintocca 10 minuti dopo solo perché siamo sul recupero, ma c'è ancora tempo per inserirci una doppietta del fondamentale Kolo Muani. Azione tutta in francese, con Thuram a lanciare verso il compagno di nazionale, che stoppa, entra in area e appoggia in porta di esterno. Tutto sul velluto, per una Juve che si esalta.

RIPRESA A METÀ Tra gol annullato per fuorigioco millimetrico e parate di Di Gregorio l'avvio di ripresa crea qualche perplessità sulla bontà della prestazione bianconera, apparsa comunque una squadra nuova in costruzione con tante idee interessanti. Dubbi che vengono spazzati via verso l'ora di gioco dalla seconda doppietta di giornata firmata Conceicao. Il ragazzo portoghese parte da destra e - tutto velocità e dribbling - penetra la difesa avversaria e spinge in rete. Douglas Luiz, impegnato in due conclusioni pericolose ma senza gloria, chiude le ostilità in una Whashington che ha visto brillare la Juve.

AVANTI TUTTA È solo il primo passo dell'era Tudor - non più traghettatore - ma i buoni propositi ci sono tutti. Adesso, la squadra andrà testata contro un avversario di livello più alto, ma per farlo bisognerà aspettare il Manchester City di giovedì 26. In mezzo la partita contro i marocchini del Wydad domenica 22. Vincere ancora per mettere in cassaforte la qualificazione, poi pensare a fare bella figura contro gli inglesi. Chiaro l'obiettivo per la nuova Juve che sta nascendo negli Usa.